Nuova realtà o anomalia di mercato?

13 ottobre 2021 di Massimo Pescara

Editoria a pagamento ed Editoria classica,due facce della stessa medaglia?Forse,o forse no.Negli ultimi anni si sono presentate sul mercato editoriale diverse case editrici ,che sfruttando abilmente tutte le risorse del web,si sono proposte al grande pubblico di aspiranti scrittori/scrittrici (e ve ne sono a migliaia) come facile soluzione al desiderio, innato in noi tutti,di vedere pubblicato il proprio lavoro,la propria opera,storia, qualunque essa sia.Per un aspirante Scrittore/ce pubblicare il proprio libro rappresenta senza dubbio,una autentica odissea.Partendo dal presupposto che il manoscritto in questione sia terminato e pronto per la stampa,per un autore sconosciuto ,propporre la propria opera ad una casa editrice di primo livello è una cosa così difficile che a volte diventa impossibile.Queste case editrici ricevono ogni giorno migliaia di manoscritti inviati da autori sconosciuti e speranzosi.È bene sapere che oltre l’80% di tali manoscritti viene cestinato e che un ulteriore 20% viene messo in valutazione subendo una selezione enorme.Si stima infine che il 10% dei manoscritti pervenuti venga effettivamente valutato con una ulteriore durissima selezione,e il motivo è semplice.Le case editric non sono altro che delle aziende a capo delle quali vi sono degli imprenditori ,oltre ovviamente tutta una serie di figure professionali di alto profilo.Lo staff preposto alla selezione e valutazione dei manoscritti,oltre alla tutti i requisiti artistici del caso, devono anche intravedere la reale possibilità che la storia sia in grado di attrarre le vendite e di generare profitti. Il nostro Autore sconosciuto attraverso la sua opera deve non solo convincere il proprio pubblico che si appassionera’ e che lo acquisterà, ma deve convincere innanzi tutto l’editore a tal punto da investire su quel titolo e su quell’autore e avviare il processo di pubblicazione.Nella realtà,tutto questo ,per un autore sconosciuto rappresenta un sogno,che nella maggioranza dei casi resterà tale.Passano i mesi e non si ottengono risposte dall’invio di tutti i manoscritti ed allora ecco che nella mente dell’autore sconosciuto comincia a farsi strada l’idea di prestare attenzione a tutti quei link e banner che girano sul web e sui social di case editrici che promettono risultati certi ed offrono servizi editoriali su misura e di realizzare il sogno e di finalmente veder pubblicare la propria opera.Queste aziende fanno leva proprio su questo desiderio per convincere il nostro autore sconosciuto ad avvalersi di tali offerte.In sostanza bisogna pagare per realizzare il tanto agognato sogno e a volte sono somme importanti che possono arrivare anche a 3000 euro per vedersi pubblicare con tutta una serie di servizi aggiuntivi che raramente aprono porte o rendono visibile l’immagine dell’autore e della sua opera.Oggi si parla molto dell”autore sconosciuto come Autore Emergente,che poi è in pratica la stessa cosa e non è con in servizi on demand che l’autore emerge dallo status di “sconosciuto”-lo era prima e lo rimarrà dopo-

Le illusioni viaggiano a mille anche perché oltre alle case editrici a pagamento vi sono tutta una serie di figure professionali che ruotano attorno al businnes dell’autore Emergente che sono tutti quelli che aprono siti e posizioni web e dichiarano apertamente di occuparsi esclusivamente di autori emergenti,ovviamente a pagamento.A questo punto io smetterei di parlare di case editrici a pagamento ,ma parlerei di aziende che vendono servizi editoriali e questo è tutto lecito,ma che con l’Editoria ,quella con la E Maiuscola non hanno nulla a che vedere e che trattano gli autori emergenti,sconosciuti,apprendisti e principianti ,alla stregua di generatori di reddito,facendo leva sulle loro aspirazioni e desideri e proprio sulla voglia di emergere ma questo a mio modesto e opinabile parere non porta a nulla e mai lo porterà. Dico questo con cognizione di causa in quanto,anche io ho percorso queste strade colme di illusioni e banalità,anche a me sono state fatte innumerevoli offerte adulatorie e anche io (lo ammetto ) ci sono cascato.

Credo invece che le strade che portano all’emersione nel settore editoriale siamo altre.

In primo luogo uno che si appresta a scrivere in lingua italiana deve fare uno sforzo per acquisire e padroneggiare tale lingua.In secondo luogo esistono sia in presenza e on-line numerosi corsi di scrittura creativa dove si possono acquisire le tecniche base ma anche di livello su cosa si deve sapere per scrivere una storia e quali tecniche acquisire. Scrivere un romanzo non lo fai svegliandosi un giorno e decidendo di scrivere,sarebbe riduttivo nei confronti di tanti autori,me compreso, che non ci dormono la notte per pensare ad un buon incipit o ad imbastire un progetto narrativo,creare una ambientazione e contestualizzazione convincente che porti poi alla stesura del manoscritto, senza crisi in bianco o altro.Scrivere è molto di più e scrivere bene lo è ancora maggiormente.Quindi a mio avviso bisogna studiare in quanto scrivere non è improvvisazione ma studio costante.

In secondo luogo una volta arrivati alla fine della stesura dell’opera come alternativa all’azienda di servizi editoriali,consiglio di rivolgersi ad un buon Editor per la correzione e valorizzazione del manoscritto e poi infine vi sono i concorsi.

il paragrafo concorsi è molto importante in quanto tali eventi, sono come delle vetrine che permettono di esporre e proporre i propri lavori e sono molto più economici della soluzione precedente.Non bisogna dimenticare che nelle giurie di questi concorsi, piccoli o grandi che siano,spessissimo vi sono Giornalisti culturali, critici letterari ,Blogger specializzati e di livello,titolari di medie e piccole case editrici non a pagamento ma imprenditori editoriali nel senso stretto del termine.

Se la storia è valida e credibile e sopratutto scritta bene il concorso è la vetrina adatta.

Concludendo la casa editrice a pagamento dovrebbe fare uno sforzo di onestà nel cambiare le proprie diciture in quanto di casa editrice non vi è proprio nulla,nulla è editato ma con l’Editoria tali aziende non hanno nulla a che vedere.

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