Mese: Marzo 2023

Blog e Blogger e l’importanza dell’informazione “DIARIDIPALUDE”

Dalle pagine di questo sito vorrei mettere in evidenza l’importanza di quelli che vengono definiti “Blogger” e che attraverso uno strumento personale di comunicazione detto “Blog” creano e divulgano notizie in ogni settore economico sociale di questa nostra società. Un blog, come recita Wikipedia, ” …è un sito web personale concepito principalmente come contenitore di testo, inteso come organo di informazione indipendente e il suo termine è la contrazione di web-log ovvero diario in rete”. Voglio attirare l’attenzione del lettore su di uno in particolare, www. diaridipalude.it. Il nome a cui un gruppo di giornalisti, specializzati in cultura a tutto tondo, quindi non solo libri ma anche fotografia e arte in generale, ha dato al loro strumento di divulgazione, merita un commento . Sono pagine, come i loro autori affermano, “che raffiorano come da una palude intrise di melmose sensazioni”. Parliamo di associazioni di idee che emergono improvvisamente riportando in superficie i ricordi, un invito alla lettura e alla scrittura proprio alla stregua di un diario, costante e quotidiano. Le finalità, attraverso le segnalazioni letterarie sono appunto di diffondere la scrittura,ma sopratutto la lettura, perche si sappia, prima di imparare a scrivere bisogna imparare a leggere, come prima di imparare a parlare sarebbe utile imparare ad ascoltare. Ascoltare proprio le voci di chi ha messo nero su bianco la propria vita, le proprie sensazioni, emozioni, sentimenti ed aspettative, chi si è messo in gioco provando ad esprimere concetti scrivendo. Questo è il mondo tanto fantastico quanto “melmoso” dello scrittore emergente al quale e ai quali DIARIDIPALUDE dedica uno spazio apposito. Ma non parlo solo di scrittura e di scrittori emergenti, parlo semplicemente di emergenti, in tutte le forme e specialistiche artistiche, quindi oltre alla scrittura anche la fotografia, arte sublime dove uno scatto può rappresentare una autentica poesia di vita, una istantanea dell’anima vista con gli occhi dell’artista. Sono andato a visitare questi nostri amici proprio in casa loro, sul loro diario di palude, e non ho potuto fare a meno di notare le apposite sezioni dedicate proprio alla scrittura e alla fotografia emergente ma in questo luogo trovano spazio anche le piccole e micro case editrici emergenti anche loro. Lo staff ben gradisce le collaborazioni con queste piccole realtà e non disdegna a loro udienza. Una cosa mi ha colpito in modo particolare, la totale assenza di recapiti personali, insomma nessuno appare come persona e incarico all’interno del blog e come recapito vi è solo un indirizzo di posta elettronica oltre alle pagine social, questo forse per pudore o più semplicemente per lasciare libera interpretazione a chi segue queste pagine. Questa avventura nasce nel 2015, proprio come una sorta di diario,un luogo su cui prendere appunti o annotare impressioni ed emozioni dopo aver letto un libro, ed in ogni caso il blog è aperto a tutti, chiunque abbia qualcosa da dire su argomento cultura può intervenire nel rispetto della linea editoriale del blog ampliamente illustrata dai suoi fondatori. Segnalazioni letterarie dunque e anche segnalazioni di eventi in giro per il mondo. La missione di DIARIDIPALUDE sta anche in questo, un contenitore di artisti emergenti e perchè no, anche affermati, dove parole, grafica, musica e fotografia e molto altro trovano spazio di condivisione con lettori e sostenitori fuori dai classici”circuiti”, ma semplicemente percorsi, strade e cammini condivisi.

www.diaridipalude.it

Poesia-Lirica-Prosa-quali le differenze

Poesia, Lirica, Prosa, le differenze che rendono uniche questi tre tipi di componimenti nel panorama letterario generale, con uniche eccezzioni fatte per chi di tali opere si nutre, ci si rende subito conto che non sono note a tutti. Questo è dimostrato dai numerosi manoscritti che arrivano alle case editrici, elaborati presentati come silloge poetiche ma che in realtà sono per lo più prose e liriche. Questo non toglie nulla alla pregievolezza e alla qualità di un elaborato, ma per l’amor del cielo, chiamiamo le cose con il loro nome e per farlo è indispensabile conoscerne le differenze, anche in modo sommario e breve, ma ragioniamo per conoscenza di causa. La poesia è un componimento in versi che deve rispettare una metrica, ed è una diffusa forma di espressione linguistica che viene regolata appunto, da precise norme metriche ed esigenze ritmiche. La poesia presenta solitamente delle rime ed una quantità imprecisata di figure retoriche, come ad esempio le metafore, similitudini anafore ecc. Di conseguenza porta nel suo dna alcune qualità della musica come ad esempio la suddivisione in strofe e la ritmica, infatti la poesia oltre alla metrica ha un ritmo narrativo tutto suo. La poesia riesce a trasmettere emozioni e stati d’animo in modo evocativo, molto di più del componimento prosaico. Il componimento prosaico non è scritto in versi ma in righe lineari per esteso e non si dividono in versi ma in paragrafi e non è sottoposta alle regole della versificazione e si presenta infatti sotto forma di testo lineare e privo di rime.a qui si può affermare che un racconto o un romanzo altro non è che una prosa come ad esempio “I Promessi Sposi” del Manzoni. Parlando di brevi componimenti, quando non presentano rime e non sono forniti di versi allora si può parlare di prosa anche se presenta trenta righe. La lunghezza del componimento fa scattare la convinzione che sia l’unico elemento di valutazione e di differenziazione ma come abbiamo visto non è così e molti creano confusione nel classificare il componimento. Per quanto riguarda il testo lirico, è un testo generalmente in versi, normalmente brevi, ed esprimono sentimenti ed emozioni. Le parole sono distribuite con una precisa spaziatura nella pagina e anche gli spazi bianchi hanno un loro motivo e valore, stando a significare il silenzio della parola. Il testo prosaico usa le parole con un valore denotativo, il testo lirico le usa come valore connotativo. Quindi l’autore del tetso lirico è il poeta(connotazione precisa)l’io lirico, cioè la voce lirica della poesia(altra connotazione) dove poeta e lirico possono coincidere. L’interlocutore, è quel “tu” a cui “l’io lirico” si rivolge all’interno della poesia, il “destinatario” è il lettore reale. Per i testi lirici il lettore reale è una figura attiva e contribuisce alla interpretazione del testo. Il senso connotativo è dato da alcuni elementi che sono:

Il titolo della lirica- Spaziature- parola chiave- campo semantico e campi semantici oppositivi- coppie oppositive come luce e buio- figure retoriche- e la memotecnica cioè la tecnica per sviluppare la memoria. Per approfondire su queste pagine visitare il sito all’articolo www.nonsolopoesie.org/parlando- di-poesia/ scritto sempre da me.

8 Marzo, Festa della Donna

Storia e significato di una ricorrenza ….

Oggi la festa della donna ha perso il suo valore iniziale, anche se vi sono numerose organizzazioni femminili che perdurano nel loro sforzo di divulgazione e focalizzazione dei temi principali delle rivendicazioni del mondo “donna”. Mi riferisco ai temi di più stretta attualità come la violenza di genere, il divario salariale ad esempio, tutti temi reali, attuali e la loro regolamentazione se non il totale annientamento di ogni differenza di genere, sarebbe per inciso un atto degno di un paese civile. Ma com ogni anno, come tutti gli anni, molte donne considerano tale giornata, come l’occasione per uscire da sole con le amiche, lasciando mariti, compagni, fidanzati figli e quant’altro per concedersi una serata di “libera uscita” e magari concedersi qualche “sfizio” che normalmente non si concederebbero. A dimostrazione di ciò vi è tutto un pullulare di locali che organizzano il businnes per le signore in odore di libera uscita. Bene vorrei ricordare che l’8 Marzo è una ricorrenza storica, dove donne operaie e lavoratrici sono morte bruciate come le streghe mediovali affinchè le future generazioni possano accquisire quella libertà economica, intellettuale e professionale che ora vige per lo meno a livello legislativo ma a livello pratico e quotidiano siamo ancora molto lontani. Parlare di festa non è del tutto corretto, questa è una giornata dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche e sociali del genere femminile e come minimo bisognerebbe riflettere su questo e dedicare non ad attività ludiche ma al significato storico di questa data e al significato attuale, mi sento in dovere di ricordare alcuni dati storici al riguardo. Se parlare di festa non è storicamente corretto, allora parliamo di Giornata internazionale della donna. Per molti anni si è fatta risalire ad una tragedia risalente al 1908 che avrebbe avuto come protagoniste proprio delle operaie della Cotton di New York industria tessile statunitense dove un terribile incendio provocò la morte delle operaie, le quali furono vittime del rogo che si narra fosse stato ordinato proprio dal padrone contro le lavoratrici che protestavano per la condizione femminile in fabbrica, anche se tale ipotesi non è mai stata provata. Vi fu poi sempre a New York ma nel 1911, un altro terribile incendio, dove perirono 146 persone fra cui molte donne. Ma i fatti che portarono all’istituzone della festa della donna ha più un impronta politica che di lotta, anche se sempre legata alla condizione femminile, primo fra tutti il diritto di voto. Il novecento è ricco di avvenimenti che hanno portato alla lotta per le rivendicazioni femminili e al all’istituzione dell Giornata internazionale delle donne e l’occasione più importante risale al VII congresso dell II Internazionale socialista di Stoccarda dal 18 al 24 agosto del 1907 dove si discusse della condizione femminile e del suffragio universale con il voto alle donne. Due anni dopo in America il partito socialista decise di dedicare una manifestazione per il voto alle donne e la prima giornata della donna porta la data del 23 febbraio 1909. In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922 ma il 12 marzo e non l’8. Nel Settembre del 1944 viene istituito a Roma l’UDI unione donne italiane e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate d’Italia. Solo nel 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata, fiore di stagione e poco costoso. In Italia il primo e vero movimento femminista vede la luce solo negli anni ’70 e proprio l’8 marzo 1972 in Piazza Campo dei Fiori si è svolta la manifestazione della festa della donna durante la quale veniva chiesto il diritto all’aborto. Il 1975 viene proclamato dalle Nazioni Unite l’Anno Internazionale delle Donne e durante tutto l’anno i movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l’importanza dell’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. Concludendo si può dire che la Festa della Donna ha le sue origini legate all’inizio del Novecento e per alcuni anni fu celebrata in date diverse ma l’8 Marzo divenne la più diffusa in seguito alla Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste del 1921 e alla decisione presa in quella sede di istituire la Giornata internazionale dell’operaia. Forse, a mio avviso, sarebbe fondamentale ricordare tale data non come una giornata di divertimento ma una giornata di riflessione, in quanto a tutt’oggi motivi di divertimento non ve ne sono ancora. Le donne rimangono ancora discriminate nei luoghi di lavoro a tutti i livelli e in tutti i settori, non esiste parità salariale anche per professioni e incarichi di grande responsabilità, i numerosi tabù di cui la nostra società ancora si nutre, ostacolano ogni progresso culturale, la violenza di genere domina le cronache dei nostri giorni, eppure vi è ancora qualcuno, forse troppi che l’8 marzo si va a fare una pizza !