Poesia, Lirica, Prosa, le differenze che rendono uniche questi tre tipi di componimenti nel panorama letterario generale, con uniche eccezzioni fatte per chi di tali opere si nutre, ci si rende subito conto che non sono note a tutti. Questo è dimostrato dai numerosi manoscritti che arrivano alle case editrici, elaborati presentati come silloge poetiche ma che in realtà sono per lo più prose e liriche. Questo non toglie nulla alla pregievolezza e alla qualità di un elaborato, ma per l’amor del cielo, chiamiamo le cose con il loro nome e per farlo è indispensabile conoscerne le differenze, anche in modo sommario e breve, ma ragioniamo per conoscenza di causa. La poesia è un componimento in versi che deve rispettare una metrica, ed è una diffusa forma di espressione linguistica che viene regolata appunto, da precise norme metriche ed esigenze ritmiche. La poesia presenta solitamente delle rime ed una quantità imprecisata di figure retoriche, come ad esempio le metafore, similitudini anafore ecc. Di conseguenza porta nel suo dna alcune qualità della musica come ad esempio la suddivisione in strofe e la ritmica, infatti la poesia oltre alla metrica ha un ritmo narrativo tutto suo. La poesia riesce a trasmettere emozioni e stati d’animo in modo evocativo, molto di più del componimento prosaico. Il componimento prosaico non è scritto in versi ma in righe lineari per esteso e non si dividono in versi ma in paragrafi e non è sottoposta alle regole della versificazione e si presenta infatti sotto forma di testo lineare e privo di rime.a qui si può affermare che un racconto o un romanzo altro non è che una prosa come ad esempio “I Promessi Sposi” del Manzoni. Parlando di brevi componimenti, quando non presentano rime e non sono forniti di versi allora si può parlare di prosa anche se presenta trenta righe. La lunghezza del componimento fa scattare la convinzione che sia l’unico elemento di valutazione e di differenziazione ma come abbiamo visto non è così e molti creano confusione nel classificare il componimento. Per quanto riguarda il testo lirico, è un testo generalmente in versi, normalmente brevi, ed esprimono sentimenti ed emozioni. Le parole sono distribuite con una precisa spaziatura nella pagina e anche gli spazi bianchi hanno un loro motivo e valore, stando a significare il silenzio della parola. Il testo prosaico usa le parole con un valore denotativo, il testo lirico le usa come valore connotativo. Quindi l’autore del tetso lirico è il poeta(connotazione precisa)l’io lirico, cioè la voce lirica della poesia(altra connotazione) dove poeta e lirico possono coincidere. L’interlocutore, è quel “tu” a cui “l’io lirico” si rivolge all’interno della poesia, il “destinatario” è il lettore reale. Per i testi lirici il lettore reale è una figura attiva e contribuisce alla interpretazione del testo. Il senso connotativo è dato da alcuni elementi che sono:

Il titolo della lirica- Spaziature- parola chiave- campo semantico e campi semantici oppositivi- coppie oppositive come luce e buio- figure retoriche- e la memotecnica cioè la tecnica per sviluppare la memoria. Per approfondire su queste pagine visitare il sito all’articolo www.nonsolopoesie.org/parlando- di-poesia/ scritto sempre da me.